Scadenze termini conservazione delle fatture elettroniche 2019

Con il DPCM del 3 dicembre 2013 ed il DM 17 giugno 2014, sono state regolamentate le modalità per la conservazione sostitutiva dei documenti elettronici, e sono le uniche alle quali attenersi. Per chi invia le fatture elettroniche con la PEC, la stessa non è sufficiente per adempiere all’obbligo della conservazione, ma bisogna utilizzare un servizio che rispetti le regole di cui sopra. Fortunatamente per chi trasmette le fatture tramite PEC,

Leggi tutto...

Fattura Elettronica 1.6: proroga ad Ottobre 2020

Con provvedimento del 20 Aprile 2020 protocollo 166579/2020, l'attuazione delle specifiche tecniche 1.6 della fattura elettronica approvate il 28 Febbraio 2020 con provvedimento 99922 è slittato ad 1° Ottobre 2020. Fino al 31 Dicembre 2020 saranno comunque accettate le fatture con specifiche 1.5, per consentire il graduale adeguamento alle nuove specifiche.

Chiusura d'ufficio partita IVA

L'Agenzia delle Entrate, con provvedimento del 03/12/2019, rende noto che procederà d'ufficio con la chiusura delle partite IVA inattive. Lo scopo è individuare le attività non più operative ma che non hanno provveduto a comunicarne la chiusura. La finestra temporale di riferimento saranno gli anni che vanno dal 2016 al 2018. In allegato il provvedimento

IVA SU FATTURA NON PAGATA

Cosa fare quando emettiamo una fattura e non viene pagata? Possiamo emettere una nota di credito per recuperare l’IVA che non è stata pagata? Purtroppo non è possibile procedere con la nota di variazione se non dopo procedure concorsuali o procedure esecutive rimaste infruttuose. Ma cosa si intende per “procedure esecutive”? Si intendono le procedure atte a realizzare le pretese del creditore. Il debitore risponde all’adempimento delle obbligazioni con i beni presenti e futuri e, il creditore, tramite il processo esecutivo, può richiedere l’esecuzione forzata sui beni presenti e futuri e si sviluppa in tre fasi: pignoramento, vendita all’asta e l’attribuzione del ricavato della vendita. Solo dopo quest’ultima fase, se l’importo non soddisfa la pretesa e se opportunamente documentata dagli organi della procedura, si può procedere con l’emissione della nota di credito. La “procedura concorsuale” è collettiva in quanto tutti i creditori concorrono su tutti i beni del debitore ed è applicabile nei soli casi previsti dalla legge. Anche in questo caso si può emettere la nota di variazione solo se la procedura è infruttuosa ed è documentata dagli organi competenti.

FATTURE ELETTRONICHE SCARTATE DALLO SDI

Con il Principio di diritto n. 23 del giorno 11 novembre 2019, l’Agenzia delle Entrate precisa quanto segue: “La fattura elettronica o le fatture del lotto di cui al file scartato dal SdI si considerano non emesse

Leggi tutto...

Login Form