Come emettere l'autofattura

Da Gennaio 2023 è obbligatorio emettere autofattura in caso di acquisto di beni o servizi da paesi membri della comunità europea. Al di fuori dell’UE non è necessario emetterla in quanto gli adempimenti I.V.A. vengono assolti alla dogana.

L’autofattura va emessa entro il giorno 15 del mese successivo alla ricezione della fattura d’acquisto.

Allorquando sarà necessario emettere la prima autofattura, bisognerà entrare nelle impostazioni relative all’azienda ed inserire il proprio codice destinatario o pec.

Di seguito le istruzioni su come emettere il documento:

Per accedere al nuovo tipo di documento bisogna entrare nel menu “Gestione”, quindi “Documenti” ed infine selezionare “Auto Fattura”, come da figura sottostante.

 

Si apre la classica schermata di inserimento fattura, dove va evidenziato il fornitore (è importante che l’anagrafica dello stesso sia specificata correttamente), non è necessario esplicitare il pagamento, ma è indispensabile indicare il Codice Tipo Documento che può assumere i seguenti valori:

  • TD17: Per acquisto di servizi;
  • TD18: Per acquisto di beni intracomunitari;
  • TD19: per soggetti Extra UE che effettuano operazioni in Italia, ad esempio San Marino e lo Stato del Vaticano.

Di seguito un’immagine che indica dove inserire questo valore.

Nel corpo fattura va inserito l’oggetto della fattura del fornitore inserendo l’aliquota I.V.A. italiana.

In “Dati Secondari” sono presenti due campi dove inserire il numero e la data della fattura del fornitore estero. Segue immagine che indica dove trovare i campi.

Al termine della compilazione va conclusa ed inviata regolarmente allo SdI.

Azzerare Contatori

OGGETTO: Azzerare contatori 

Ad inizio anno potrebbe essere necessario azzerare i contatori dei documenti, a seconda della scelta fatta se azzerare i contatori ad inizio di anno solare oppure di non azzerare i contatori. Come procedere in caso di azzeramento? La procedura è semplice: dalla schermata principale, menu gestione, tipo documento.

 

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Emissione fattura / nota credito – Progressivo di invio

Prima della generazione di una fattura o nota credito elettronica, ResourceNG ne chiede conferma mostrando una finestra che a sua volta serve a confermare il progressivo di invio. Ricordiamo che il progressivo di invio è una stringa alfanumerica di 5 caratteri che ha la sola funzione di generare un nome di file univoco e non subisce nessun tipo di controlla da parte dello SDI. Lo stesso è unico per tutte le trasmissioni da effettuare verso lo SDI (quindi unico per fatture e note credito) e non viene azzerato ad inizio anno. Oltre al progressivo è presente il nome dell’azienda emettitrice del documento, il tipo documento, data, numero e cliente. Di seguito è riportata un’immagine esplicativa

I campi “Nuovo Progressivo”, “Progressivo Utilizzato” e “Progressivo Da Utilizzare” sono popolati automaticamente. Lo scopo di questa finestra di dialogo è dare la possibilità di generare un file fattura con stesso progressivo di invio, opzione valida solo se la stessa non è ancora stata inviata al sistema di interscambio, altrimenti va solo confermata o annullata l’operazione

Rev. 0.3 del 21.04.2020

Emissione fatture con ENASARCO

Con la versione 0.8.42 del 18.11.2020 di ResouceNG è stato migliorato il supporto per l’emissione di fatture con la cassa ENASARCO ed aggiungendo la piena compatibilità con il formato 1.6.1 della fattura elettronica, obbligataria da gennaio 2021 ed opzionale da ottobre 2020.

Per inserire il contributo ENASARCO bisogna accedere in dati secondari della fattura / nota di credito come da immagine sottostante

 

La nuova schermata che appare, variata solo nella parte centrale, troviamo i campi “% Enasarco”, “Calcola Enasarco”, “Imponibile per massimale Enasarco” situati in basso a destra in prossimità del campo “Bollo” come evidenziato dall’immagine sottostante.

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Verifica scadenze in fase di chiusura documento

Vedremo ora un nuovo comportamento introdotto dalla versione 0.8.36 di ResourceNG: in fase di chiusura del documento, se le scadenze sono già presenti, verrà chiesto se ricalcolarle o meno. Questo comportamento può risultare utile quando la fattura è già editata precedentemente, ma necessita di modifiche che ne cambiano il totale a pagare della fattura.

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